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"Se non potete eliminare l'ingiustizia, raccontatela a tutti". A partire da questo invito di Shirin Ebadi, Premio Nobel per la Pace 2003, l'autore racconta la sua esperienza missionaria vissuta in Brasile, interrotta per ragioni discutibili e che aprono a un confronto vero sul rapporto tra Chiesa ed evangelizzazione nei territori più poveri del nostro pianeta. Come può accettare l'ingiustizia chi è rimasto per quindici anni al fianco dei poveri, come don Marco, per dire e testimoniare che la Chiesa è loro vicina, che il Vangelo dice no alla prepotenza, alla passività e poi vedersi impedire la continuità del suo servizio missionario? Una vicenda che interroga su come la normale divergenza tra uomini di Chiesa nasconda talvolta un clericalismo accettato e praticato, che contraddice radicalmente il Vangelo che i sacerdoti annunciano. Leggere questo libro, oggi, ci aiuta anche ad approfondire l'intuizione profetica di papa Francesco, secondo la quale la vicenda della pedofilia tra i religiosi, al di là dell'evidente questione morale, ha portato a galla un ben più profondo e radicato problema: quello dell'autoritarismo nella Chiesa e del potere del clero.